IL PATRIMONIO CHE VERRA’

Bellissimi. Così belli da spezzare il fiato… anche in senso letterale. Ebbene si, perché tra i personaggi urbani più inquinanti rientrano anche i nostri tanto amati Edifici Storici. Vengono infatti definiti “Energivori” e appartengono, per la maggior parte, alla classe energetica G. Un gran bel dilemma per i professionisti del settore che si trovano incastrati tra gli obblighi di conservazione del bene storico ed obblighi, sempre più influenti, legati al mondo dell’efficienza energetica.

Il tema ha avviato numerose discussioni ed è per questo che ENEA- l’ Ente Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – ed il MiBACT hanno avviato la campagna “Patrimonio Culturale in classe A”, un’iniziativa volta a promuovere l’efficienza energetica e ridurre i consumi nel settore dei beni culturali.

Come si apprende dal comunicato stampa di ENEA, nell’ambito della campagna, l’ente metterà a disposizione laboratori, infrastrutture e personale altamente specializzato per effettuare check-up energetici e realizzare progetti per integrare tecnologie green, efficienza,  fonti rinnovabili e smart lighting per ridurre i consumi legati alla climatizzazione (fino al 30% in meno)  e all’illuminazione (fino al 40% in meno), ma anche per servizi come sicurezza e ICT che incidono in modo significativo sulla bolletta energetica. Verrà inoltre realizzato un laboratorio congiunto MiBACT-ENEA  per la sostenibilità ambientale applicata al patrimonio culturale.

Per superare le barriere di carattere economico che spesso ostacolano la riqualificazione energetica dell’edilizia storica e monumentale, l’ENEA fornirà supporto al MiBACT per individuare le opportunità di finanziamento e incentivazione che possono arrivare anche dall’UE.

Durante la presentazione di questa nuova iniziativa sono intervenuti diversi soggetti politici interessati. A partire dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini, che si è così espresso:

“Spesso si firmano protocolli che rimangono lettere d’intenti, in questo caso dal 7 giugno 2016 a oggi si è arrivati invece a un risultato concreto. Investire sul patrimonio culturale significa anche intervenire sui costi di gestione riducendo i consumi. In tre anni gli investimenti del MiBACT sono passati da 40 milioni di euro a oltre 2 miliardi di euro, mentre ancora oggi la bolletta energetica del Ministero è stimata in oltre 200 milioni di euro. Il dovere dell’amministrazione è dare il buon esempio anche nel risparmio energetico e in questo senso i musei, dove in alcuni casi le spese energetiche sono il 70% del bilancio, sono un ottimo banco di prova. Ciò è possibile ora grazie alla riforma del sistema museale che ha introdotto il bilancio in ogni singolo museo permettendo di far emergere le spese per migliorarle. Finora si è parlato dei meriti della riforma in termini di entrate, con l’aumento del pubblico e degli introiti. Ora è il tempo di guardare alle uscite intervenendo sui costi dei musei per i servizi, grazie alle gare Consip, e per l’energia grazie a questo importante progetto. In questo modo la riforma dei musei statali potrà ispirare l’azione per una migliore gestione di tutti i musei italiani, siano essi comunali o privati”.

Il viceministro dell’Economia Enrico Morando ha invece affermato:

“L’efficienza energetica è un obiettivo di particolare valenza non soltanto per sfruttare l’enorme potenziale di risparmio nel settore del costruito, ma come volano  dell’economia. È questo un settore che produce il 9% del PIL europeo e rappresenta 18 milioni di posti di lavoro diretti che includono la ristrutturazione e la riqualificazione energetica. La ristrutturazione economicamente efficiente degli edifici esistenti, e tra questi gli edifici di pregio artistico e storico, deve divenire un obiettivo fondamentale attorno a cui dobbiamo lavorare insieme nel rispetto dei rispettivi ruoli e competenze”

Anche la viceministro allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova, pur impegnata in lavori d’Aula, non ha fatto mancare il suo sostegno all’iniziativa odierna.

“Il mio grazie ai promotori della campagna ‘Patrimonio culturale in classe A’ per aver voluto porre le basi di un’alleanza strategica e virtuosa che ritengo debba sempre più consolidarsi nel nostro Paese. Sono convinta che il patrimonio culturale e ambientale del nostro Paese e di ogni singolo territorio rappresenti un asset strategico per il nostro futuro. La ristrutturazione economicamente efficiente degli edifici esistenti, e tra questi gli edifici di pregio artistico e storico, deve divenire un obiettivo fondamentale attorno al quale lavorare, che ci consente di raccogliere una serie di sfide economiche e sociali: l’occupazione e la crescita, l’urbanizzazione, la digitalizzazione, i cambiamenti demografici, insieme alle sfide dell’energia, del clima e del territorio nella sua accezione più ampia. Considero irrinunciabile far convergere, integrandole, le opportunità – anche finanziarie – sottese alle politiche sull’efficientamento energetico e a quelle che derivano dalla designazione del 2018 come ‘Anno europeo del patrimonio culturale’. Ecco perché considero discussioni come quella di oggi un’opportunità preziosa per sviluppare forti sinergie tra attori e territori e concretezza e maturazione”.

Infine il presidente dell’ENEA, Federico Testa ha sottolineato:

“L’ENEA è attivamente impegnata per l’efficientamento energetico e alla conservazione e valorizzazione dei beni culturali anche attraverso soluzioni in grado di integrare efficienza energetica e sicurezza, attraverso percorsi di alta formazione, modalità innovative per la gestione dei servizi energetici e nuove opportunità di finanziamento. Al nostro attivo abbiamo già esperienze di rilievo con le diagnosi energetiche in edifici di valore storico e monumentale come i Palazzi Montecitorio e  San Macuto e il Policlinico militare del Celio a Roma. Tutto ciò anche come contributo italiano all’iniziativa europea ‘2018 Anno europeo del Patrimonio Culturale’, fortemente sostenuta dall’Italia e dal Ministro Franceschini in particolare”.

La Campagna rientra fra le iniziative di attuazione del protocollo d’intesa siglato nel 2016 da MiBACT ed ENEA ed è parte integrante della campagna nazionale di comunicazione “Italia in classe A” promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e sviluppata dall’ENEA nell’ambito del Piano Triennale di informazione e formazione sull’efficienza energetica previsto dal  dlgs  102/2014. Per assicurare una diffusione di “Patrimonio Culturale in classe A” anche a livello regionale sono previste organiche collaborazioni con gli Enti territoriali e con il sistema universitario nazionale.

Una vera e propria sfida per enti territoriali e Governo che dovranno occuparsi non solo della massima efficienza dei nuovi edifici costruiti, ma che si dovranno concentrare sul patrimonio esistente per ridurre tutte quelle emissioni che, al contrario, porterebbero al fallimento degli obbiettivi per il 2020 di Parigi.

Una vera e propria sfida per il patrimonio che verrà…

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